Si avvicina la data della convocazione del colloquio e può aumentare lo stress e la paura di
non essere all’altezza. Solitamente insorge un senso di ansia e di preoccupazione che può
inibire le nostre prestazioni intellettuali, ostacolare la concentrazione e la memoria,
peggiorando notevolmente la performance attese.
Nel caso dell’anteprima al colloquio l’ansia è un particolare senso di apprensione che può
insorgere quando ci si sente giudicati e valutati. In primo luogo è bene considerare l’ansia
come un nostro comportamento emotivo naturale e che non esistono in noi emozioni
positive o negative ma semmai emozioni piacevoli o spiacevoli che dobbiamo imparare a
riconoscere e a gestire.
Ci aiuta a comprendere che cos’è una emozione l’etimologia della parola stessa: emozione
deriva dal verbo latino “emovere” che significa trasportare fuori, smuovere, scuotere.
L’emozione, come può essere anche l’ansia, è così una reazione a un evento, esterno o
interno a noi, di natura sociale perché avviene in relazione agli altri o a delle situazioni.
Ogni evento poi può provocare emozioni diverse, anche in funzione del valore che assume
per noi. Se riusciamo a riconoscere e gestire l’ansia prima di un colloquio di lavoro si
riuscirà meglio a valutare il contesto, a regolare il sistema “corpo”, a prepararsi all’azione, a comunicare le proprie intenzioni, a riflettere su se stessi e mantenere un giusto automonitoraggio.
Proviamo a vedere come si può iniziare a gestire un po’ meglio l’ansia in vista del colloquio del lavoro.
Primi esercizi per ridurre l’ansia- Essere consapevoli che un colloquio di lavoro non è un test di intelligenza ma riguarda le nostre capacità e conoscenze professionali e formative
- Certo, se non va bene, rimaniamo delusi e pensiamo anche di deludere gli altri che ci sono vicini
- L’esperienza può essere anche oggettivamente difficile
- Cercare piuttosto di incoraggiarsi e di valutare i propri punti di forza
- Ma un colloquio non superato è un’esperienza comune a tutti
- Meglio evitare considerazioni anticipate e negative del tipo :
- “Se non passo il colloquio è la fine” , “Non posso farcela”
Altri esercizi più specifici- Dare un nome alla propria emozione: ansia, spavento, nervosismo, terrore o paura?
- Esercitarsi a modulare l’ansia secondo i livelli di bassa o alta intensità, il terrore è molto forte, il nervosismo meno
- Esercitare un proprio controllo sul piano fisico, fare esercizio fisico
- Esercitare i propri naturali metodi di rilassamento
E infine imparo a riconoscere le 2 Facce dell’ansiaLa 1 faccia: “l’ansia porta a”:
- inibizione all’azione
- confusione
- palpitazioni
- difficoltà di respiro
- senso di soffocamento
La 2 faccia: “l’ansia mi permette di”…
- Mi concentro sulle mie capacità di controllo
- Mi oriento all’azione
- Minimizzo le difficoltàpercepite per raggiungere lo scopo
- Prendo atto fino in fondo della vaghezza dell’ansia
Approfondimento del:Dott. Paolo Fusari, Psicologo del Lavoro
Studio professionale di Psicologia del lavoro
Collaboratore in staff di FVJOB